La formula del successo: riflessioni sulla necessità di investire.
di Antonio Annunziata | pubblicato il 11 marzo 2021
In tanti hanno scritto sulla necessità di migliorarsi. Lo hanno fatto filosofi, storici, grandi condottieri, sportivi, allenatori. Tutti hanno dimostrato la fondatezza delle loro idee. Pensiamo, per esempio, a quanto affermato da Alessandro Magno: "nulla è impossibile per colui che osa". Chi, poi, non ricorda il celebre discorso sul "centimetro in più" con cui Al Pacino, nei panni del coach D'Amato, motiva i Miami Sharks prima della gara d'esordio dei play off contro Dallas?
A mio avviso però nulla riesce a dimostrare queste idee, a racchiudere in sé il concetto stesso del migliorare, a rappresentare meglio il segreto per avere successo nello studio come nella vita, quanto una formula, ribattezzata appunto "la formula del successo".
Essa ci mette di fronte alla realtà e lo fa in un modo tale che nessuna parola, discorso o ragionamento riescono a far meglio. Il suo significato è tanto semplice quanto dirompente: immaginiamo che 1 sia la nostra situazione attuale, se rimaniamo fermi senza far nulla alla fine di un anno ci ritroveremo sempre alla situazione di partenza, quindi 1 resta 1; ma cosa accade se ogni giorno miglioriamo, seppur di poco, la situazione del giorno precedente? Cosa avviene se ci alleniamo l'1% in più, se studiamo l'1% in più, se risparmiamo l'1% in più?
Avviene che alla fine dell'anno ci ritroveremo ad aver migliorato noi stessi, la nostra situazione, di ben 38 volte. Fare ogni giorno un passo avanti ci migliora in maniera esponenziale.
Siccome investire è un processo e, in quanto tale è una attività in movimento, in evoluzione, allora quanto detto avviene anche con gli investimenti. Il concetto alla base della formula, infatti, è quello magico dell'interesse composto. Sull' interesse composto, che fa del tempo il migliore alleato dei nostri investimenti, si sono espressi in molti e, tra questi, vale la pena ricordare Albert Einstein che lo definì "la più grande scoperta matematica di tutti i tempi”, ed Edmond de Rotschild che, rispondendo ad una domanda sulle sette meraviglie del mondo, ebbe a dire : ”non ne ho la più pallida idea, ma so che l’ottava è l’interesse composto”.
Per comprenderne meglio la portata, immaginate di scoprire che un vostro lontano parente sia recentemente scomparso e abbia deciso di lasciarvi una bella fetta della sua eredità. Il defunto parente, appassionato di matematica, si è però divertito a redigere un testamento alquanto enigmatico in base al quale ogni nipote, prima di poter mettere le mani sulla propria quota del patrimonio, dovrà scegliere in che modo ricevere i soldi. Ecco le 2 opzioni:
1 milione di euro sul tuo conto oggi stesso;
1 centesimo di euro in un conto vincolato per 30 giorni (tradotto: non puoi toccare i soldi per un mese), con la garanzia però che il valore del deposito sarà raddoppiato ogni giorno fino alla scadenza del vincolo.