A chi, e a cosa, serve un Consulente Finanziario
di Antonio Annunziata | pubblicato il 1 marzo 2019
Spesso mi sono trovato, con clienti e conoscenti, a discutere sul ruolo del Consulente Patrimoniale. Ebbene il dibattito è quasi sempre incentrato sul cosa egli faccia e con quali strumenti.
Riprendo, a questo punto, la interessante provocazione di Paul Ruedi Jr., uno dei più famosi Financial Advisor statunitensi che esordiva in questo modo : non vi serve un consulente finanziario se .....
avete solide competenze matematiche
dominate i fondamentali della teoria dell'investimento
comprendete il concetto di ritorno atteso
sapete come dividere i vostri investimenti tra azioni e liquidità
sapete qual è il ruolo di ogni asset e come contribuisce al totale del vostro portafoglio
sapete calcolare il ritorno atteso della vostra strategia di investimento
dominate le leggi probabilistiche
sapete quale tipo di asset allocation offre la maggiore probabilità di raggiungere i vostri obiettivi
sapete quando e come modificare la vostra asset allocation
conoscete la storia delle bolle finanziarie
possedete il controllo delle emozioni, fiducia, pazienza e disciplina necessarie a mettere in pratica la vostra pianificazione in tempi buoni e cattivi
non direte mai stavolta è diverso
terrete la testa a posto nei momenti difficili
siete consapevoli che le vostre esigenze finanziarie sono spesso in contrasto con i vostri bisogni emozionali
sapete di dover scegliere tra un investimento che vi faccia sentire tranquilli e uno che debba soddisfare bisogni di lunghissimo periodo, non si possono avere entrambi
la vostra pianificazione tiene conto delle varie fasi del ciclo di vita personale e familiare, anche in termini intergenerazionali
sapete come pianificare le spese durante la vostra pensione
sapete come e quando attingere al vostro patrimonio
siete in grado di gestire i vostri bisogni assicurativi
sapete come gestire la vostra asset allocation in caso di spese impreviste
avete già pensato come ridurre il vostro tenore di vita in caso di necessità
siete in grado di gestire la sequenza dei rischi di un investimento
avete già previsto come proteggere i vostri cari in caso di premorienza
sapete a quanto ammonta il vostro gap previdenziale
siete già coperti dal rischio di long term care
avete già condiviso come gestire una eventuale degenerazione cognitiva o una importante inabilità
avete individuato un amministratore di sostegno in caso di necessità e previsto come debba comportarsi con i vostri beni
avete già chiaro in mente come provvedere alle vostre volontà successorie o lo avete già fatto
avete già provveduto in anticipo a quanto si può fare per ridurne al minimo l'impatto fiscale
soprattutto avete tempo ed energie per mantene tutto quanto detto fin qui