La tua pensione: previdenza o provvidenza?

Sono circa 9 milioni gli iscritti a forme di previdenza complementare, in Italia a fine 2021. In aumento rispetto al 2020 ma ancora troppo pochi.

Quali sono i motivi per i quali, gli italiani, pur conoscendo la non rosea situazione dei conti delle casse previdenziali, sono così restii ad accantonare somme utili ad integrare la propria pensione?

Alcuni hanno evidenti difficoltà a versare ma la maggior parte non lo fa per evidenti difficoltà di tipo comportamentale. Questi errori comportamentali produrranno effetti dirompenti sulla capacità di mantenere inalterato il proprio tenore di vita nel futuro. 

E allora perchè molte persone non hanno ancora aderito alla previdenza complementare?

Le risposte tipiche, in cui ci riconosciamo un po' tutti, sono: tanto non la prenderò mai, neanche so se ci arrivo alla pensione, ora ho altri problemi, preferisco spendere ora che sono giovane, etc. etc.

Le motivazioni "accademiche" sono invece di altra portata: la distanza temporale, a volte enorme, dei benefici prodotti da quella che è sentita come una privazione, ne riduce senza dubbio l'attrattiva. Siamo naturalmente inclini a soddisfare subito le nostre esigenze di breve termine e a non privarci di qualcosa oggi per un beneficio futuro. Razionalmente siamo tutti in grado di comprendere le future necessità ma a livello emozionale vince il bisogno di una gratificazione immediata, vince la nostra impazienza. Combattere contro le emozioni è estremamente difficile. Nel caso della scelta di aderire ad una forma di previdenza complementare, e quindi accantonare oggi per un beneficio molto lontano nel tempo, oltre al dover mettere in conto le privazioni, bisogna superare il peso di doverci immaginare vecchi.

E non ci aiuta neanche la complessità della scelta: tipo di fondo, comparto di investimento.

C'è poi la tendenza "umana" alla omologazione e quindi a prendere decisioni e a fare scelte in accordo con chi ci circonda e spesso sulla base delle informazioni, spesso fuorvianti, raccolte nella cerchia delle amicizie o in quella familiare.

A tutte queste motivazioni si aggiungono infine aspetti comportamentali quali inerzia, procrastinazione e il cosiddetto bias dello status quo. Inerzia e procrastinazione discendono dalla complessità dell'argomento e dai continui cambiamenti delle regole dovuti alle varie riforme previdenziali che si sono succedute dagli anni 90. Rimanere nello status quo, quindi non agire di fronte a chiare esigenze finanziarie pur lontane nel tempo, ci espone a grossi rischi. Non scegliere è comunque una scelta e, come tale, produce conseguenze anche serie.

Ormai è chiaro che uno dei più grossi benefici della società moderna, quello cioè di vivere più a lungo e meglio, si è trasformato in un rischio, in finanza conosciuto come Longevity Risk, approfondito nel seguente articolo, il rischio cioè di sopravvivere ai nostri soldi e di non poter, quindi, far fronte alle spese da affrontare una volta in pensione. Pensiamo per esempio alle spese mediche ma anche, perchè no, ai viaggi che non abbiamo potuto fare in quanto impegnati al lavoro, o alla possibilità di aiutare figli e nipoti negli studi o nell'avvio dell'attività lavorativa. 

Dove troveremo le risorse necessarie se non le avremo accantonate? E' per questo che alcune decisioni, tra queste quella di pianificare correttamente ed in tempo, sono indifferibili. Cominciare subito ci permette di avere più tempo a disposizione e quindi ci permette di poter rinunciare a cifre inferiori per ottenere il risultato desiderato.

Esistono poi molteplici benefici, tra cui quello fiscale, che rendono più efficace questa scelta.

E tu, ti riconosci nei comportamenti descritti? Hai chiara la tua situazione contributiva? Hai idea dell'ammontare della tua futura pensione? Conosci i benefici della adesione ai fondi complementari?

Se vuoi approfondire questi argomenti e ottenere un accurato check up previdenziale non esitare a contattarmi.

Sarò lieto di aiutarti e di offrirti un supporto professionale per la pianificazione dei tuoi obiettivi previdenziali.

Non è solo denaro, è il tuo futuro.

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